CONSULENZA PER L’EXPORT
La sempre maggior circolazione dei prodotti alimentari verso i Paesi terzi in tutto il mondo, impone, oltre ai controlli ufficiali e il rispetto della normativa nazionale e comunitaria, anche il rispetto delle normative e delle certificazioni richieste dai Paesi destinatari che, per caratteristiche e tradizioni molto difformi tra loro, prevedono requisiti non sempre omogenei.
I prodotti agroalimentari oggetto di commercializzazione verso Paesi Terzi, per poter entrare nei territori di tali paesi, devono soddisfare i requisiti igienico-sanitari concordati attraverso specifici “accordi” tra il o i Paesi Terzi verso i quali sono diretti e, a seconda dei casi, l’Unione Europea, i singoli Stati Membri, le associazioni imprenditoriali o addirittura le singole ditte.
Le Aziende italiane, per poter esportare i loro prodotti, devono essere innanzitutto conformi alle disposizioni vigenti nel nostro Paese in materia di igiene degli alimenti: normativa comunitaria (Regolamenti, Direttive ecc.), normativa nazionale e regionale. Inoltre devono applicare alcune procedure che non sono obbligatoriamente previste dal pacchetto igiene. Per esempio, la predisposizione e applicazione delle SSOP (Procedure Operative Standard di Sanificazione), non è prevista espressamente dalla normativa comunitaria, ma costituisce un requisito per l’iscrizione e il mantenimento di uno stabilimento negli elenchi degli impianti abilitati ad esportare verso i Paesi Terzi