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CONSULENZA PER L’EXPORT

La sempre maggior circolazione dei prodotti alimentari verso i Paesi terzi in tutto il mondo, impone, oltre ai controlli ufficiali e il rispetto della normativa nazionale e comunitaria, anche il rispetto delle normative e delle certificazioni richieste dai Paesi destinatari che, per caratteristiche e tradizioni molto difformi tra loro, prevedono requisiti non sempre omogenei.

I prodotti agroalimentari oggetto di commercializzazione verso Paesi Terzi, per poter entrare nei territori di tali paesi, devono soddisfare i requisiti igienico-sanitari concordati attraverso specifici “accordi” tra il o i Paesi Terzi verso i quali sono diretti e, a seconda dei casi, l’Unione Europea, i singoli Stati Membri, le associazioni imprenditoriali o addirittura le singole ditte.

Le Aziende italiane, per poter esportare i loro prodotti, devono essere innanzitutto conformi alle disposizioni vigenti nel nostro Paese in materia di igiene degli alimenti: normativa comunitaria (Regolamenti, Direttive ecc.), normativa nazionale e regionale. Inoltre devono applicare alcune procedure che non sono obbligatoriamente previste dal pacchetto igiene. Per esempio, la predisposizione e applicazione delle SSOP (Procedure Operative Standard di Sanificazione), non è prevista espressamente dalla normativa comunitaria, ma costituisce un requisito per l’iscrizione e il mantenimento di uno stabilimento negli elenchi degli impianti abilitati ad esportare verso i Paesi Terzi

VERIFICHE IN AMBITO BRC (Global Standard for Food Safety)

Il BRC Global Standard for Food Safety è nato nel 1998 per garantire che i prodotti a marchio siano ottenuti secondo standard qualitativi ben definiti e nel rispetto di requisiti minimi.
Può essere paragonato ad un capitolato che lega i fornitori qualificati all’azienda di distribuzione.

È uno degli standard relativi alla sicurezza alimentare riconosciuto dal Global Food Safety Initiative (GFSI), [https://mygfsi.com/] un’iniziativa internazionale, il cui scopo principale è quello di rafforzare e promuovere la sicurezza alimentare lungo tutta la catena di fornitura.

Recentemente il GFSI è riuscito a far accettare ad alcuni retailer internazionali il concetto di pari validità e di interscambiabilità tra gli standard riconosciuti dal GFSI stesso, permettendo quindi di ridurre la duplicazione di attestazioni di conformità nei confronti di standard del tutto simili tra loro.

L’applicazione del BRC è dunque un presupposto necessario per poter esportare i propri prodotti, ed è uno strumento di garanzia riconosciuto circa l’affidabilità aziendale.

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VERIFICHE IN AMBITO IFS FOOD (International Food Standard)

Lo standard IFS Food è uno standard riconosciuto GFSI (Global Food Safety Initiative) [https://mygfsi.com/] per gli audit alle industrie alimentari. L’obiettivo è la sicurezza alimentare e qualità dei processi e dei prodotti. Riguarda i processi alimentari delle industrie produttive e industrie che confezionano alimenti sfusi.

L’IFS Food si applica quando i prodotti sono “lavorati” o dove ci sono pericoli di contaminazione del prodotto durante il confezionamento primario. Lo Standard è importante per tutte le industrie alimentari, specialmente per i prodotti a marchio privato, perché contiene molti requisiti che riguardando il rispetto delle specifiche del cliente.

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ETICHETTATURA USA/CANADA

Il mercati U.S.A. e CANADA costituiscono da sempre una buona opportunità per i prodotti alimentari italiani in cui il “Made in Italy” è particolarmente apprezzato.

Nell’ottica di proporre un proprio alimento su questi mercati di destinazione, molti sono gli accorgimenti che un’azienda dovrà adottare.

In particolare, quello di realizzare un’etichetta che sia conforme ai requisiti di legge e che sia al contempo accattivante per il consumatore.

Occorre ricordare che l’etichetta di un alimento per il mercato Statunitense presenta profonde differenze rispetto a quella di un prodotto commercializzato secondo le norme Comunitarie, a partire dalla tabella dei nutrition facts che presenta un’impostazione completamente diversa.

Non andranno sottovalutati poi i requisiti di leggibilità e di posizionamento delle informazioni che potrebbero costringere a stravolgimenti del layout originale dell’etichetta.

In questa ottica si inseriscono i nostri servizi; in particolare nel guidare il cliente nella realizzazione di etichette che siano in tutto e per tutto “compliant” con la legislazione del Paese di destinazione.

Gli aspetti toccati dal servizio possono ricoprire diversi aspetti dal punto di vista tecnico legale con particolare riferimento a:

  • Verifica della conformità di etichette
  • Allestimento della tabella dei nutrition facts
  • Verifica testi da inserire in etichetta

La tabella dei Nutrition Facts costituisce il cuore di ogni etichetta destinata al mercato U.S.A., perché su di essa sono raccolte le informazioni che sono di maggiore importanza per il consumatore e che spesso determinano il successo di un alimento sul mercato.

Proprio per questo motivo, la Food and Drug Administration pone particolare attenzione nello stabilire i requisiti secondo i quali queste informazioni debbano essere fornite ai consumatori.

È di vitale importanza quindi progettare, all’interno della propria etichetta, una tabella dei Nutrition Facts che sia  corretta da un punto di vista normativo.

SUPPORTO FOOD SAFETY PLAN

La progettazione del Manuale secondo i principi FSMA e il Preventive Control for Human Food

Il Food Safety Modernization Act, approvato dal Governo degli Stati Uniti, richiede che sia redatto un Food Safety Plan da un PCQI (Preventive Control Qualified Individual) secondo quanto previsto dal Preventive Control for Human Food.

L’approccio del sistema americano si basa su HARPC –Hazard Analysis and Risk-Based Preventive Controls.

La principale differenza sono i Preventive Controls, ovvero quelle misure di controllo necessarie per ridurre ad un livello accettabile o eliminare la probabilità che un pericolo si presenti su un prodotto alimentare.

I Preventive Controls devono essere tutti registrati.

Di seguito la classificazione dei Preventive Controls:

  1. Process Controls
  2. Allergen Controls
  3. Sanitation Controls
  4. Supply-Chain Controls

Il  Food Safety Plan comprende: I Preventive Controls, l’analisi dei rischi, e il piano di Recall (Richiamo del prodotto).

Il sistema di Gestione per la Sicurezza Alimentare, ovvero, il Preventive Food Safety System, comprende il Food Safety Plan, le GMP e gli altri Prerequisit Programs che l’azienda ha ritenuto importanti e necessari per la salubrità dei propri prodotti.

PROCESS CONTROLS

I Process Controls ovvero i controlli di processo includono tutte quelle procedure e/o istruzioni scritte mirate al controllo dei parametri di processo dal punto di vista della sicurezza alimentare. I parametri già definiti con sistemi di gestione preesistenti di solito sono validi anche per il Food Safety Plan.

 

ALLERGEN CONTROLS

Negli USA c’è molta attenzione su questo tema.

Gli Allergen Controls includono tutte quelle procedure necessarie per tenere sotto controllo il pericolo della contaminazione involontaria da allergeni (cross-contac) sia durante la produzione che durante altre fasi della lavorazione, come ad esempio lo stoccaggio.

L’accurato controllo dell’etichettatura per l’esattezza degli allergeni, sia all’arrivo di ogni lotto di packaging, che in fase di rilascio del prodotto, è una delle particolari richieste di controlli registrati previsti dal Food Safety Plan.

 

SANITATION CONTROLS

I Sanitation Controls ovvero Controlli di Sanificazione, includono procedure, istruzioni o quant’altro (sempre scritto) mirate al controllo di contaminazioni di tipo micorbiologico (da ambiente di lavor, da personale) o chimico inteso per gli allergeni

 

SUPPLY-CHAIN CONTROLS

Il Food Safety Plan richiede che ci sia un Supply Chain Preventive Controls ovvero che i fornitori siano qualificati e controllati in modo che siano garantite le materie prime che entrano in uno stabilimento di produzione.

Per ogni fornitore-materia prima devono essere valutare le misure di controllo necessarie e quindi attuarle.

Se ritenuto necessario devono essere effettuati audit a fornitore, meglio se condotti da un organismo esterno.

CST StudioLab è in grado di supportare le aziende, unitamente al PCQI interno, per la progettazione e redazione del Food Safety Plan.

I nostri servizi prevedono uno o più dei seguenti:

  • Supporto nella progettazione di un Food Safety Plan
  • Supporto per la Formazione del Gruppo di Lavoro per la Sicurezza Alimentare sui requisiti richiesti dal FSMA
  • Supporto al PCQI aziendale interno
  • Progettazione e/o revisione di etichettature per il mercato USA.